Nuove regole da Agcom per bloccare i servizi telefonici non richiesti, grazie anche alla battaglia di Assoutenti.
Il problema dei servizi telefonici non richiesti è purtroppo noto a tutti: probabilmente ci è capitato di cliccare per errore un banner navigando su internet dal nostro smartphone e trovarci attivati sul telefonino servizi non richiesti, come oroscopi, previsioni meteo e suonerie. Abbonamenti che portavano ad addebiti diretti sul conto telefonico o sul credito residuo delle SIM, e che ci costringevano a una trafila lunga e complessa per ottenerne la cancellazione.
Si tratta dei cosiddetti “servizi premium” forniti dalle compagnie telefoniche, una vera e propria trappola per gli utenti che spesso si ritrovavano a loro insaputa servizi telefonici non richiesti, attivati in abbonamento sulla SIM, senza capire quando e come erano stati autorizzati.
Assoutenti in prima linea contro i servizi telefonici non richiesti
Dopo una battaglia pluriennale che ha visto ASSOUTENTI e le associazioni dei consumatori impegnate in prima linea, oggi si mette finalmente la parola fine alla trappola dei servizi telefonici non richiesti premium.
L’Autorità per le comunicazioni ha infatti stabilito nuove regole per tutti i servizi premium in abbonamento forniti sia attraverso SMS/MMS, sia tramite connessione dati su reti mobili. Per garantire un’attivazione consapevole e documentabile di tali servizi, la delibera dell’Autorità prevede due misure: il blocco (cd. barring) sulle SIM, che può essere rimosso solo tramite una previa ed espressa manifestazione di volontà dell’utente, e una procedura atta a rinforzare la prova di acquisizione del consenso e a renderlo documentabile. Per attivare i servizi in questione sarà quindi necessario inserire il numero di cellulare seguito, da una one time password (una password a utilizzo singolo, chiamata anche OTP) di almeno cinque cifre, che il cliente deve inserire manualmente al fine di acquisire una documentata prova del consenso espresso. Rimangono fuori da questa regola gli SMS per donazioni solidali, servizi bancari, postali, mobile ticketing e televoto, per i quali l’Agcom non ha previsto regole restrittive.
Il nuovo blocco sarà attivo di default sulle nuove SIM, mentre per le altre soltanto se, trascorsi 30 giorni dalla ricezione di un SMS informativo, l’utente non comunicherà all’operatore una diversa volontà.
COMUNICATO STAMPA – Economia – 5 febbraio 2021
Agcom blocca servizi premium su Sim. Assoutenti: vittoria storica per consumatori
Da servizi a pagamento business da 800 milioni di euro annui. Finalmente si metterà la parola fine a truffe e raggiri
Grande soddisfazione da parte di Assoutenti per la decisione dell’Agcom di bloccare i servizi premium sulle SIM in assenza di esplicito consenso da parte dei consumatori.
“Si tratta di una vittoria storica per i consumatori, che da anni denunciano la giungla dei servizi a sovrapprezzo attivati in modo ingannevole e carpendo la buona fede dei cittadini – spiega il presidente Furio Truzzi – Un business quello dei servizi in abbonamento sulle schede Sim che vale circa 800 milioni di euro annui, e che porta gli utenti a pagare servizi non richiesti, attivati per errore o grazie a raggiri. Spesso i consumatori pagano tali abbonamenti senza rendersene conto, proprio perché non hanno mai fornito esplicito consenso all’attivazione, e nei casi in cui si chiede la restituzione di quanto pagato la procedura è complessa e senza alcuna garanzia di rimborso”.
“Finalmente, grazie alle nuove regole fissate dall’Agcom, sarà possibile mettere la parola fine a truffe e raggiri nel settore dei servizi a sovraprezzo, e agli utenti sarà garantita maggiore trasparenza e correttezza” – conclude Truzzi.