Arriva il maltempo. Come attrezzarsi per viaggiare sicuri e non prendere multe

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Parliamo innanzitutto di sicurezza: bisogna sapere che con pneumatici invernali in periodo freddo gli spazi di frenata si riducono rispetto ad un equipaggiamento estivo del 20% con suolo asciutto e fino al 50% in caso di neve al suolo, ma è altrettanto vero che un veicolo di qualsiasi cilindrata e potenza, munito di pneumatici invernali in periodo prettamente estivo, allunga il suo spazio di arresto mediamente del 20% rispetto all’uso di pneumatico estivi. E anche una combinazione dei due diversi tipi di pneumatici, cioè 2 estivi e 2 invernali non offre un risultato intermedio, ma risulta essere peggiore rispetto alla completa omogeneità per tipologia a prescindere dalla stagione. 

Dunque per avere le migliori prestazioni occorre montare pneumatici adatti alle reali condizioni atmosferiche.

E’ comunque interessante un’indagine condotta l’estate scorsa nell’ambito del Progetto Vacanze Sicure edizione 2017.

L’indagine è stata realizzata dal Servizio Polizia Stradale, in collaborazione con Assogomma e Federpneus, e i dati sono stati elaborati sul modello del Politecnico di Torino.

Primo risultato: tra metà aprile e metà giugno pneumatici invernali ed equipaggiamento disomogeneo sugli assi, sono i due fenomeni più negativi che emergono dai 12.910 controlli che la Polizia Stradale ha effettuato sulle  strade e autostrade di sei regioni: Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Sicilia, Sardegna, Calabria e Puglia.

Infatti, e siamo quasi in piena estate nelle regioni meridionali, ben 4.821 auto erano equipaggiate con pneumatici M+S (il 37,34% del campione di cui 24,08% solo M+S e 13,26% M+S con pittogramma alpino) e 1.024 presentavano un equipaggiamento non omogeneo sugli assi (il 7,93% del campione).

Se questo è il risultato del campione immaginiamo quanti milioni di auto viaggiano così, probabilmente oltre 10 milioni!!

Un quadro certamente dimostrativo che gli automobilisti italiani non sono informati sul corretto uso degli pneumatici e si espongono a rischi sia in tema di sicurezza che di violazioni del Codice della strada.

Inoltre, quanti automobilisti conoscono la differenza che c’è tra la sola marcatura M+S e quella accompagnata anche dal pittogramma alpino (una montagna a 3 picchi con un fiocco di neve al suo interno) ?

Non è un aspetto irrilevante: gli pneumatici invernali sono riconoscibili giuridicamente dalla marcatura M+S che, se sola,  è una autodichiarazione  del costruttore di pneumatici. Quando la marcatura M+S è accompagnata dal pittogramma alpino significa che quel pneumatico ha superato anche un test specifico omologativo di parte terza.

La sola marcatura M+S (MUD+SNOW ovvero fango e neve), essendo una autodichiarazione o autocertificazione che trova fondamento su valutazioni diverse da azienda ed azienda, può indicare caratteristiche prestazionali del prodotto non comparabili con quelle dei prodotti di altre marche.

E’ sufficiente entrare nei portali di rivendita di pneumatici per rendersi conto che esistono numerosi prodotti venduti per estivi che riportano anche la marcatura M+S. La crescita di pneumatici di tipo M+S può essere in parte attribuita anche a prodotti studiati per SUV e 4×4 che offrono caratteristiche superiori in particolare su strade bianche. Inoltre, non è da sottovalutare la presenza di pneumatici usati M+S, cioè con battistrada al di sotto dei 4 mm di spessore, provenienti prevalentemente da mercati esteri dove il limite di usura degli pneumatici invernali è stato elevato da 1.6 a 4 mm, oppure provenienti dal mercato interno di sostituzione. Esistono anche pneumatici invernali di “vecchia concezione”, concepiti quando non era ancora stato definito il test omologativo del pittogramma alpino e che oggi i costruttori di riferimento non ritengono di sottoporre alla prova perché in via di sostituzione.

Infine, a confondere ulteriormente le capacità di scelta per il consumatore, si aggiunge la crescita dell’offerta di pneumatici rientranti nella grande famiglia, non disciplinata né tecnicamente, né giuridicamente, degli pneumatici “per tutto l’anno”, definiti commercialmente, a seconda del costruttore: 4 stagioni, all season, all weather, multipurpose, estivi idonei al periodo invernale, e così via. In realtà, solo se hanno la marcatura M+S consentono la circolazione in presenza di Ordinanze.

C’è poi il tema della omogeneità per asse della tipologia degli pneumatici. Cosa è?

I pneumatici devono essere identici sul medesimo asse: cioè devono essere dello stesso tipo, disegno battistrada, misura, marca, modello, cioè uguali in tutto e per tutto. Nel caso differiscano anche solo per uno di questi aspetti sono da considerarsi non omogenei. Questa è una prescrizione di legge. E’ consigliato, per legge (vedi Direttiva Ministeriale 16.01.2013), di estendere l’identicità di cui sopra anche alla tipologia, cioè 4 estivi o 4 invernali. Gli effetti sulla sicurezza stradale sono evidenti. Infatti, l’equipaggiamento misto provoca perdita di aderenza al retrotreno in curva soprattutto in inverno e con neve al suolo, ma non solo.

La disomogeneità, accompagnata da spessore battistrada prossimo al limite di legge, amplifica gli effetti di pericolosità e di aquaplaning. Attenzione, quindi alla sostituzione di una sola gomma, non identica a quella già montata, in una logica di risparmio, perché si va incontro a dei rischi.

Consideriamo poi la diversità geografica e climatica del nostro Paese.

Che senso ha montare in inverno gomme da neve nelle nostre pianure meridionali dove non nevica mai? In queste regioni ha molto più senso il possesso di catene da neve da tenere a bordo, nella rara ipotesi che possano servire.

Molti si chiedono se pneumatici da neve e pneumatici normali muniti di catene siano giuridicamente due soluzioni equivalenti ed alternative.

La risposta è: Sì, lo prevede espressamente il Codice della Strada.

In questo senso si deve segnalare che la scelta del “dispositivo antisdrucciolevole” (catene o pneumatici da neve) da utilizzare è nelle mani dell’automobilista e, in ogni caso, solo quando le condizioni atmosferiche esterne lo richiedano (ovvero fenomeni atmosferici a carattere nevoso e con formazione di ghiaccio sulla superficie stradale); quindi la scelta non è finalizzata ad un periodo temporale definito, e non è estesa a tutto il territorio indipendentemente dalla morfologia e dalle caratteristiche climatiche prevalenti, il che assume particolare rilievo in Italia dove il profilo termico dei recenti inverni evidenzia condizioni climatiche definibili estive anche durante il periodo 15 novembre – 15 aprile.

Questa libertà di scelta si sostanzia in una assenza dell’ obbligo all’acquisto di catene o pneumatici da neve qualora si scelga di non utilizzare il proprio mezzo in condizioni critiche, a cui si giustappone l’applicazione di pesanti sanzioni a coloro che, in condizioni di fenomeni nevosi e/o fondi stradali ghiacciati, circolano senza adeguati «dispositivi antisdrucciolevoli» ossia con:

  • Catene da neve non omologate o non della corretta dimensione per il pneumatico
  • Pneumatico non da neve (non M+S) o con battistrada al di sotto del limite consentito (1,6 mm)

Dunque in caso di neve o ghiaccio, per guidare in sicurezza, bisogna montare:

Prodotti «omologati» secondo una normativa di riferimento che definisca le prestazioni a nuovo e in condizioni di usura su fondi ghiacciati e innevati, ossia:

    • Catene da neve certificate secondo UNI 11313 o ON V5117 e di misura adeguata al pneumatico
    • Pneumatici da neve identificati con M+S secondo la direttiva 92/23/CEE e con battistrada residuo non inferiore a 1,6 mm ( negli altri paesi Europei il limite minimo è di 4 mm)

Concludendo se vogliamo seguire le normative Europee ed Internazionali non parliamo più, in modo ambiguo e fuorviante di pneumatici invernali od estivi , bensì di pneumatici da neve e di pneumatici normali e chiarendo bene quando devono essere usati i vari dispositivi antisdrucciolevoli. Invece oggi i messaggi che spesso leggiamo sui tabelloni elettronici delle autostrade ove si cita “obbligo di pneumatici invernali” ingenerano nel consumatore l’idea errata di un dispositivo stagionale, unico e obbligatorio, invece che un generico dispositivo antisdrucciolevole, adeguato ad una specifica condizione atmosferica di neve o ghiaccio e, inoltre, dimenticando di dire si possono legittimamente usare anche solo le catene da neve.