Povertà energetica in Italia: cos’è e chi ne è colpito

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povertà energetica

La povertà energetica è un fenomeno in crescita nel nostro Paese. Ma cosa significa esattamente? E soprattutto, chi ne è colpito in Italia? In questo articolo, cercheremo di comprendere meglio questo problema e di fornire dati aggiornati sulla sua diffusione.

Cosa si intende per povertà energetica?

Quando non si è in grado di permettersi un livello adeguato di riscaldamento o raffreddamento della propria abitazione, si parla di povertà energetica. Questo può portare a situazioni in cui le persone riducono l’uso del riscaldamento durante l’inverno oppure non usano il condizionatore d’estate mettendo a rischio la loro salute e il loro benessere.​

Secondo l’Energy Poverty Advisory Hub (EPAH), le cause principali della povertà energetica sono tre:

  • basso reddito
  • alti prezzi dell’energia
  • scarsa efficienza energetica delle abitazioni

Chi sperimenta la povertà energetica in Italia?

In Italia, la povertà energetica colpisce un numero significativo di famiglie. Secondo un articolo pubblicato su Fiscal Focus nel dicembre 2024, oltre 2,36 milioni di famiglie italiane (circa il 9% del totale) faticano a pagare le bollette di luce e gas. Molte di queste famiglie, per risparmiare, scelgono di non accendere i riscaldamenti durante i mesi più freddi. (fonte ​Fiscal Focus)

Dati Regionali: La povertà energetica non è distribuita uniformemente su tutto il territorio nazionale. Le regioni con i tassi più elevati includono:​

  • Calabria: 19,1%​
  • Marche: 4,9%​
  • Basilicata: ha registrato un incremento del 4,4% nel fenomeno

Inoltre, le isole e il Nord Ovest mostrano una concentrazione significativa di famiglie in difficoltà energetica, distribuite tra piccoli centri e zone suburbane.​

Chi sono le persone più colpite?

  • Famiglie con minori: circa un quarto delle 693.000 famiglie in povertà energetica ha almeno un minore al suo interno, corrispondente a 1,15 milioni di bambini e ragazzi.
  • Cittadini stranieri: le famiglie di origine non italiana sono particolarmente vulnerabili a questa condizione.
  • Giovani (25-30 anni): i giovani adulti, in particolare gli studenti universitari, sono anche tra i più colpiti dalla povertà energetica. Le ragioni principali di questa vulnerabilità sono l’accesso limitato a risorse finanziarie, la difficoltà nell’affrontare gli alti costi di vita e l’efficienza energetica spesso scarsa delle abitazioni in affitto.
  • Anziani: con pensioni spesso basse e una maggiore fragilità fisica, gli anziani soffrono in modo particolare le conseguenze di un riscaldamento o raffreddamento inadeguato. Molti di loro vivono soli in abitazioni datate, spesso prive di un buon isolamento termico o di impianti moderni e a basso consumo.

Perché è importante affrontare la povertà energetica?

Secondo la Commissione Europea, la povertà energetica è un problema che colpisce milioni di cittadini nell’UE e sta peggiorando a causa dei recenti aumenti dei prezzi dell’energia, aggravati dalla crisi geopolitica in Ucraina. Le famiglie fragili sono spesso costrette a vivere in abitazioni a bassa efficienza energetica, dove il consumo di energia è elevato e i costi sono insostenibili.

Inoltre, come sottolineato dall’Energy Poverty Advisory Hub, i giovani universitari, sebbene siano una categoria molto vulnerabile, sono raramente presi in considerazione nelle politiche pubbliche per la povertà energetica. Nonostante i costi elevati delle bollette e l’incapacità di investire in soluzioni energetiche sostenibili, molti studenti non si riconoscono come “poveri energeticamente”, il che rende difficile l’accesso a politiche di supporto specifiche per loro.

Garantire un accesso equo all’energia è fondamentale per assicurare il benessere di tutti i cittadini.​

La povertà energetica è una realtà che tocca milioni di italiani e rappresenta una sfida significativa per il nostro Paese. È essenziale che venga riconosciuto e affrontato anche dal governo questo problema ed è fondamentale che venga garantito a tutti un accesso adeguato all’energia, migliorando così la qualità della vita e promuovendo l’inclusione sociale.​ 

La proposta di Assoutenti

In questo contesto, Assoutenti sottolinea l’importanza di considerare i consumi di cittadinanza come diritti universali riconosciuti.

L’associazione propone che ogni cittadino abbia diritto ad una quantità minima di energia garantita a costo accessibile, per assicurare standard di vita dignitosi. Questa misura potrebbe contribuire a ridurre le disuguaglianze e a garantire che nessuno sia escluso dall’accesso a servizi energetici essenziali e proprio per questo da proporre come GOAL alla prossima Agenda 2050 ONU.