Piatti e vaschette “finto-riutilizzabili”: come riconoscere le etichette ingannevoli e fare scelte davvero sostenibili

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vaschette finto riutilizzabili

L’impegno ad essere cittadini sostenibili è una missione che portiamo avanti ogni giorno, cercando di rendere concreti i concetti di ‘riusa’, ‘ricicla’ e ‘riutilizza’, con l’obiettivo di ridurre il nostro impatto sull’ambiente e di seguire il percorso dell’economia circolare.

Ma quando leggiamo notizie come quelle di Legambiente, ci sentiamo un po’ sconfortati: prodotti che dovrebbero essere riutilizzabili si rivelano invece poco più che usa e getta, vanificando i nostri sforzi.

Vi spieghiamo meglio, Legambiente ha recentemente denunciato una prassi ingannevole: molti piatti, bicchieri e vaschette venduti come “riutilizzabili” sono in realtà progettati per essere usati una sola volta.

Ma come possiamo difenderci? Come possiamo fare scelte che siano davvero sostenibili senza essere presi in giro?

Il problema delle etichette ingannevoli: piatti e vaschette  “finto-riutilizzabili”

Come evidenziato nell’indagine di Legambiente, il mercato è pieno di prodotti che si spacciano per ecologici e riutilizzabili, ma che, in realtà, sono destinati a essere gettati via dopo un solo uso. Questo accade perché, purtroppo, le normative europee, come la Direttiva SUP (Single Use Plastics), non sono sempre chiare e, in alcuni casi, non vengono applicate correttamente.

Nel suo report “Usa & getta o riutilizzabile? Facciamo chiarezza!”, Legambiente ha analizzato 317 prodotti (piatti, bicchieri, posate, vaschette) di oltre 70 marchi diversi. I risultati sono preoccupanti:

  • Il 38% dei prodotti non riporta alcuna informazione sul numero massimo di lavaggi per i prodotti dichiarati “riutilizzabili”.
  • Solo l’8% dei prodotti specifica se possono essere utilizzati nel microonde o lavati in lavastoviglie.
  • La maggior parte dei prodotti non fornisce informazioni essenziali, come la temperatura massima di lavaggio o la resistenza del materiale.
  • Solo il 35% dei prodotti presenta certificazioni che riguardano la loro riutilizzabilità.

Come difenderci e fare scelte consapevoli?

  1. Controlla se le etichette riportano le informazioni importanti che ci servono.

Quando acquisti piatti, vaschette e altri prodotti “riutilizzabili”, cerca informazioni specifiche:

  • Numero di lavaggi possibili.
  • Modalità di lavaggio (a mano o in lavastoviglie).
  • Temperature massime di utilizzo.
  • Certificazioni sulla resistenza del prodotto.
  1. Preferisci prodotti certificati.

Acquista solo prodotti che abbiano certificazioni che garantiscano la loro resistenza e la sicurezza nel riutilizzo. Evita quelli che non hanno informazioni chiare sul loro ciclo di vita.

  1. Sostieni l’industria delle bioplastiche.

L’Italia è un leader mondiale nella produzione di bioplastiche, ma questa filiera rischia di essere messa in crisi dalla diffusione di prodotti non conformi alle normative. Sostenere l’industria verde è fondamentale per creare un mercato davvero circolare.

  1. Evita di acquistare prodotti che non riportino informazioni chiare.

Se le informazioni sulle etichette sono vaghe o mancano completamente, è meglio evitare di acquistare il prodotto. Non basta che si dichiari “riutilizzabile”, bisogna essere certi che lo sia davvero.

 

Non dobbiamo arrenderci

Nonostante le lacune nelle normative e le pratiche ingannevoli, non dobbiamo arrenderci. Ogni giorno possiamo fare la nostra parte scegliendo con attenzione e facendo scelte consapevoli che aiutano davvero l’ambiente.

Ogni piccolo gesto, è un passo verso un futuro migliore. Non è necessario che tutto sia perfetto: ciò che conta è il nostro impegno costante.

Attraverso il nostro progetto LESS (Learn Sustainable Circular Economy Strategies), puntiamo a fare un ulteriore passo in avanti, fornendo non solo informazioni ai consumatori, ma anche sensibilizzando le aziende. Vogliamo che l’economia circolare, che promuove il non spreco e il rispetto per la Terra e i suoi abitanti, venga interiorizzata non solo dai cittadini consumatori, ma anche da imprenditori e produttori di beni e servizi.

Il nostro intento è quello di indurre il cittadino a praticare comportamenti virtuosi, tanto nei consumi quanto nella produzione, alimentando una nuova coscienza economica e produttiva.

A livello individuale, ciò si traduce in acquisti e scelte consapevoli nella vita di tutti i giorni, mentre a livello aziendale, spinge i sistemi produttivi a orientarsi verso scelte green, sostenibili e responsabili.

La strada è ancora lunga, ma se siamo informati, siamo consapevoli delle nostre scelte di acquisto e quindi siamo liberi.

🟢Pagina progetto LESS

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