Adesso basta: eliminate IVA e accise sui carburanti!

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Prosegue l’ondata di rincari nel settore dei carburanti, con le nuove rilevazioni Mite che certificano come la benzina la settimana scorsa abbia viaggiato verso quota 1,8 euro al litro, mentre il gasolio si avvicina alla soglia di 1,7 euro al litro.
Una crescita senza sosta che, secondo Assoutenti, rischia di aggravare i bilanci delle famiglie già provate dal caro-bollette, e di determinare effetti negativi sui prezzi al dettaglio di una moltitudine di prodotti.
“Siamo in presenza di una vera e propria emergenza, perché gli incrementi dei listini dei carburanti hanno effetti negativi sull’intero sistema economico – spiega il presidente Furio Truzzi – Oltre ad aggravare la spesa degli italiani per i rifornimenti, il caro-benzina determina maggiori costi in capo a industrie e imprese, causa aumenti dei prezzi al dettaglio e ha ripercussioni sull’inflazione”.
“Dopo i deludenti provvedimenti sulle bollette energetiche, il Governo deve intervenire in modo efficace sui carburanti, altra emergenza che attanaglia le tasche dei consumatori – prosegue Truzzi – Occorre introdurre strumenti in grado di sterilizzare l’Iva e ridurre le accise (voci che, sommate, pesano per quasi il 60% su ogni litro di benzina venduto in Italia, 55,1% sul gasolio) quando i prezzi alla pompa salgono oltre una certa soglia. Solo così sarà possibile contenere la crescita dei listini e limitare gli effetti indiretti del caro-benzina sui prezzi dei prodotti trasportati e sui costi per industria e imprese”.