I listini dei carburanti raggiungono i livelli più alti degli ultimi 9 anni, e per trovare prezzi alla pompa così elevati occorre tornare al marzo del 2013 quando la benzina, in base ai dati ufficiali del Mise, costava 1,803 euro al litro. Lo afferma Assoutenti, commentando i nuovi rialzi che hanno portato in queste ore la verde a raggiungere in modalità self quota 1,802 euro al litro.
“Oramai la benzina viaggia su 1,8 euro al litro, mentre il gasolio si avvicina velocemente alla soglia di 1,7 euro al litro. Una escalation costante dei listini che impoverisce sempre di più le tasche delle famiglie determinando maggiori esborsi per i rifornimenti e provocando aumenti dei prezzi al dettaglio – denuncia il Presidente Furio Truzzi – Basti pensare che la benzina a 1,8 euro al litro causa una maggiore spesa per un pieno da 50 litri pari a +16 euro rispetto allo stesso periodo del 2021 (+21,7%), con una stangata da +385 euro annui a famiglia solo per i costi di rifornimento”.
“Di fronte a questa emergenza che intacca il potere d’acquisto dei cittadini e causa rincari a cascata, il Governo resta a guardare, mentre sarebbe urgente intervenire su Iva e accise per contrastare la crescita senza sosta dei listini di benzina e gasolio” – conclude Truzzi.