In 10 anni il giro d’affari dei saldi invernali ha subito un tracollo del -31%, con le vendite calate di quasi 2 miliardi di euro e consumatori sempre meno attratti dagli sconti di fine stagione. Lo afferma Assoutenti, che ha realizzato una indagine per capire come siano cambiate le abitudini di acquisto degli italiani.
“In base ai dati forniti dalle stesse organizzazioni dei commercianti, nel 2012, in piena crisi economica, i saldi invernali generavano acquisti per complessivi 6,1 miliardi di euro – spiega il presidente Furio Truzzi – Oggi il giro d’affari degli sconti di fine stagione si attesterà sui 4,2 miliardi di euro, con una contrazione del -31% in 10 anni e quasi 2 miliardi di euro di acquisti in meno”.
“Si riduce fortemente anche il valore dello scontrino medio, con la spesa procapite che era pari a 168 euro a persona nel 2012 e scende a 119 euro nel 2022, con una riduzione del -29% in 10 anni – prosegue Truzzi – Un tracollo che dimostra come i saldi abbiano perso attrattività, anche a causa dell’avvento dell’e-commerce che permette ai consumatori di trovare tutto l’anno a prezzi scontati capi di abbigliamento, calzature e accessori”.
“Crediamo sia giunta l’ora di rivedere la normativa sui saldi di fine stagione, che appare obsoleta e inadatta alle opportunità offerte oggi dal mercato, liberalizzando gli sconti e permettendo ai negozianti di concorrere ad armi pari con i giganti dell’e-commerce” – conclude il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi.
Saldi 2012 | Saldi 2022 | Diff. % | Diff. in valore | |
Spesa procapite | 168 euro | 119 euro | -29,1% | -49 euro |
Giro d’affari | 4,2 mld di euro | 6,1 mld di euro | -31,1% | -1,9 mld di euro |