“Assoutenti considera del tutto positiva e dirimente l’indicazione che il Parlamento ha dato al Governo di prevedere un divieto esplicito a svolgere attività di fornitore di servizi di telepedaggio per gli esattori di pedaggio, direttamente o attraverso società controllate e collegate, e ciò al fine di evitare distorsioni concorrenziali e conflitti di interesse”. A dichiararlo è Furio Truzzi, Presidente dell’Associazione.
Per Truzzi “nel corso dell’esame parlamentare dello schema di decreto legislativo, il legislatore ha dato al Governo, con grande evidenza, l’indicazione di attuare una reale apertura del settore del telepedaggio, favorendo la competizione tra diversi operatori a vantaggio dei cittadini, favorendo innovazione, competitività e trasparenza, eliminando all’origine qualsiasi potenziale conflitto d’interesse e garantendo agli utenti che i concessionari autostradali concentrino le attività e le risorse nel concreto miglioramento e nella messa in sicurezza delle tratte, rispettando i corretti parametri fra servizio offerto e pedaggio pagato. Si tratta di un primo e importante passo, in accordo con quanto disposto dalla normativa europea, per favorire la piena concorrenza nel settore ed evitare il configurarsi di possibili ed evidenti abusi di posizioni dominanti”.
“L’Italia – conclude Truzzi – è oggi in una situazione di estremo vantaggio rispetto a molti Paesi europei, non avendo più un operatore integrato. Auspichiamo che il Governo sappia cogliere immediatamente l’indicazione del Parlamento, con ciò evitando che si ripetano situazioni che in passato hanno sicuramente ritardato l’apertura del mercato a danno del settore del trasporto e di tutti gli utenti finali”.