COMUNICATO STAMPA
Cronaca nazionale
13 agosto 2021
Cashback Autostrade, Assoutenti: che fine hanno fatto i rimborsi promessi da Aspi a partire da fine luglio?
Nonostante annunci ancora nessuna notizia circa gli indennizzi per i disagi causati dai cantieri. E intanto uno studio dell’associazione rivela: chi transita nelle tratte oggetto di lavori continua a pagare pedaggi pieni senza alcuno sconto
Che fine ha fatto il “Cashback dei pedaggi” promesso, a partire da fine luglio, da Autostrade per l’Italia? Se lo chiede Assoutenti, che ricorda come i vertici di Aspi abbiano più volte annunciato in pompa magna i rimborsi spettanti a chi rimane coinvolto in disagi stradali causati dai cantieri, indennizzi di cui finora non c’è alcuna traccia.
“Nonostante le promesse di Autostrade il cashback rimane una chimera, proprio quando aumentano gli spostamenti lungo la rete autostradale e i disagi per gli automobilisti – denuncia il presidente Furio Truzzi – Una beffa a cui si aggiunge il danno economico derivante dalle mancate esenzioni dei pedaggi nelle tratte oggetto di cantieri stradali: una indagine condotta da Assoutenti ha infatti rivelato come chi transita nelle aree per le quali quali sono previste esenzioni totali del pedaggio a causa dei lavori in corso, partendo o uscendo da caselli ubicati in zone non interessate dalle esenzioni, non gode di alcuno sconto sui pedaggi, pur attraversando autostrade che danno diritto all’azzeramento delle tariffe autostradali”.
“Nel solo nodo di Genova, uno dei più cantierati d’Italia, la mancata riduzione del pedaggio si aggira sul valore medio di 130mila euro al giorno: basta moltiplicare per i cantieri aperti lungo tutta la tratta gestita da Aspi per capire i mancati rimborsi milionari agli utenti. Un paradosso incomprensibile che si aggiunge al mistero sul Cashback dei pedaggi e che danneggia gli automobilisti che utilizzano la rete autostradale” – conclude Truzzi.