L’Antitrust ha aperto una indagine sui siti di comparazione di prezzo per sospetta intesa sulle polizze Rca. L’istruttoria è stata avviata nei confronti di 6Sicuro S.p.A., CercAssicurazioni.it S.r.l. (“Segugio”), Daina Finance Ltd, Rappresentanza Generale per l’Italia (“ComparaMeglio”), Facile.it Broker di Assicurazioni S.p.A., Allianz Direct S.p.A., Admiral Intermediary Services S.A., B2C Innovation S.p.A., Bene Assicurazioni S.p.A., Compagnia Assicuratrice Linear S.p.A., Compagnia Italiana di Previdenza, Assicurazioni e Riassicurazioni S.p.A., FIT S.r.l. Società Benefit, Genertel S.p.A., HDI Assicurazioni S.p.A., Prima Assicurazioni S.p.A., Quixa Assicurazioni S.p.A., Verti Assicurazioni S.p.A. e Zurich Insurance Public Limited Company – Rappresentanza Generale per l’Italia. Secondo l’Autorità le aziende coinvolte si sarebbero scambiate regolarmente informazioni sensibili sulle condizioni economiche di vendita diretta attraverso la condivisione di report elaborati e distribuiti dalle società di comparazione di prezzo.
Secondo l’Autorità, “le società avrebbero scambiato – costantemente e con regolarità – informazioni sensibili sulle condizioni economiche di vendita delle polizze RCA attraverso la condivisione di report elaborati e distribuiti dalle società di comparazione di prezzo. L’intesa, inoltre, sarebbe stata realizzata almeno dal 2012 e si sarebbe verificata anche durante il periodo del primo lockdown imposto dal Governo per contrastare il diffondersi del Covid-19”. In particolare, grazie all’attuazione dell’intesa, “le imprese assicurative sarebbero state in condizione di praticare ai consumatori premi più elevati per le polizze RCA, tramite politiche di sconti attenuati dalla conoscenza delle strategie commerciali e della politica di prezzo dei concorrenti nel segmento della vendita diretta”.
L’apertura di una istruttoria da parte dell’Antitrust sulle società di comparazione nel settore assicurativo è una buona notizia per Assoutenti, ma non basta. Giusto indagare sui siti di comparazione che, spesso in modo poco trasparente, piazzano prodotti al pubblico, ma riteniamo sia giunto il momento di estendere le indagini alle compagnie assicurative tradizionali. Farebbe bene l’Antitrust ad accertare il possibile scambio di informazioni tra imprese del settore circa le tariffe delle polizze, le condizioni contrattuali e le clausole vessatorie, che sono poi le principali criticità del segmento Rc auto. Ricordiamo infatti che il mercato assicurativo è un oligopolio, gestito all’80% da appena 5 compagnie assicurative.
Leggi il Comunicato stampa👇
COMUNICATO STAMPA
Economia
21 maggio 2021
Antitrust indaga su comparatori assicurazioni, Assoutenti: non basta. Autorità estenda indagine a compagnie assicurative
Accertare scambi di informazioni su tariffe e clausole vessatorie
L’apertura di una istruttoria da parte dell’Antitrust sulle società di comparazione nel settore assicurativo è una buona notizia per Assoutenti, ma non basta. L’Associazione auspica infatti una indagine a 360 gradi su tutto il comparto assicurativo, teso ad accertare l’esistenza di eventuali pratiche anticoncorrenziali a danno dei consumatori.
“Giusto indagare sui siti di comparazione che, spesso in modo poco trasparente, piazzano prodotti al pubblico, ma riteniamo sia giunto il momento di estendere le indagini alle compagnie assicurative tradizionali – spiega il presidente Furio Truzzi – Farebbe bene l’Antitrust ad accertare il possibile scambio di informazioni tra imprese del settore circa le tariffe delle polizze, le condizioni contrattuali e le clausole vessatorie, che sono poi le principali criticità del segmento Rc auto”.
“Ricordiamo infatti che il mercato assicurativo è un oligopolio, gestito all’80% da appena 5 compagnie assicurative” – conclude Truzzi.