Dopo l’insufficiente riduzione delle tariffe Rc auto nel 2020 (a fronte del crollo degli incidenti) e i mancati rimborsi delle polizze nonostante le auto siano rimaste ferme nei garage a causa del lockdown e dei divieti di spostamento, un’altra beffa si abbatte sugli automobilisti italiani: la riduzione dei risarcimenti per incidenti stradali con lesioni gravi e gravissime.
Risarcimenti incidenti stradali, la nuova bozza nel dettaglio
Lo prevede una bozza di decreto sottoposta all’attenzione delle associazioni dei consumatori del Cncu, che all’unanimità bocciano le misure proposte.
Oggi chi subisce un incidente stradale e riporta lesioni gravi viene risarcito dalle compagnie di assicurazioni in base ad una specifica tabella che stabilisce i valori monetari e medico/legali. Qesti indennizzi, tuttavia, rischiano di essere rivisti al ribasso a causa del nuovo decreto relativo al Regolamento recante la tabella delle menomazioni all’integrità psicofisica comprese fra 10 e 100 punti di invalidità.
Risarcimento danni fisici, -10% nel nuovo decreto
Ad esempio il risarcimento per danni fisici da incidente stradale che determinano una invalidità al 50% il valore dei risarcimenti, a seconda della fascia d’età delle vittime, calerebbe fino al -10,5%; per invalidità fino al 10% la riduzione arriverebbe addirittura al -12,7%. La tabella completa e le relative osservazioni del CNCU sono disponibili per il download 👈
Risarcimento danni da incidente stradale: la strada sbagliata per un giusto obiettivo
La finalità del decreto attualmente ancora in bozza sarebbe di garantire alle compagnie assicuratrici ulteriori risparmi sui risarcimenti. In questo modo, secondo le intenzioni del legislatore, le compagnie sarebbero in condizione di ridurre i premi delle polizze Rc auto.
Tuttavia il risultato immediato finisce per danneggiare gli interessi degli utenti vittime di incidenti e favorire le imprese del settore, per le quali il risparmio con tali misure sarà compreso tra i 500 e gli 800 milioni di euro annui.
Una scelta ingiustificata alla luce di alcuni dati sui sinistri stradali che ricordiamo di seguito.
Dal 2010 al 2019 la sinistrosità in Italia si è ridotta del 46%, secondo dati ANIA.
Da gennaio a settembre 2020 la sinistrosità è passata dal 5,51% al 3,60%. Inoltre dal 2012 al 2019 su oltre 116 miliardi di raccolta premi nella RC auto, le assicurazioni hanno conseguito utili per oltre 10 miliardi, con una redditività media per polizza di oltre il 9%.
ASSOUTENTI, assieme a tutte le associazioni del Cncu, si è opposta al taglio dei risarcimenti per le vittime di incidenti stradali, bocciando la bozza di decreto, e ritenendo che non si possano barattare i diritti degli automobilisti e degli assicurati.
COMUNICATO STAMPA
Economia 9 febbraio 2021
Rc auto: in arrivo riduzione dei risarcimenti per le vittime di lesioni gravi, consumatori del Cncu unanimi contro nuove tabelle
Assoutenti: nuove tabelle per macrolesioni ledono i diritti dei consumatori a tutto vantaggio delle compagnie di assicurazioni
Taglio risarcimenti fino al -12,7%, per imprese assicuratrici risparmio fino a 800 milioni di euro annui
Una nuova beffa rischia di danneggiare gli automobilisti italiani e portare nel 2021 ad un danno economico per tutte le vittime di incidenti stradali. Si tratta dello Schema di decreto del Presidente della Repubblica –Regolamento recante la tabella delle menomazioni all’integrità psicofisica comprese fra 10 e 100 punti di invalidità, che stabilisce i valori monetari e medico/legali per le vittime della strada che hanno subito lesioni gravi e gravissime. Una proposta che ha ricevuto la bocciatura unanime delle associazioni del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti) perché riduce il valore dei risarcimenti per la maggior parte delle lesioni gravi consentendo per le compagnie assicuratrici risparmi annuali stimati da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 800 milioni.
Ad esempio – analizza Assoutenti, associazione specializzata nel settore dei trasporti – per lesioni che determinano una invalidità al 50% il valore dei risarcimenti, a seconda della fascia d’età delle vittime, calerebbe fino al -10,5%; per invalidità fino al 10% la riduzione arriverebbe addirittura al -12,7%.
“Lo scopo del decreto è quello di far conseguire alle compagnie assicuratrici ulteriori risparmi sui risarcimenti in modo da ridurre i premi delle polizze Rc auto, ma così si finisce per danneggiare gli interessi degli utenti vittime di incidenti – spiega il Presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – Una scelta ingiustificata se si considera che dal 2010 al 2019 la sinistrosità in Italia si è ridotta del 46%, secondo dati ANIA, e da gennaio a settembre 2020 è passata dal 5,51% al 3,60%. E’ del tutto evidente che la tendenza al calo degli incidenti non è determinata solo dalle contingenze ma è un fatto epocale. Il miglioramento dei sistemi di sicurezza attiva e passiva nelle automobili, l’aumento delle rotonde stradali e dei rilevatori di velocità, l’istituzione di “zone 30” nelle città, l’inasprimento delle sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza, la legge sul cosiddetto “omicidio stradale” hanno contribuito ridurre la sinistrosità. Un beneficio sociale enorme in termini di minore spesa sanitaria per curare e riabilitare i danneggiati, risparmi che, tuttavia, non sono stati traslati sulla riduzione dei premi assicurativi”.
“E non è certo un caso se dal 2012 al 2019 su oltre 116 miliardi di raccolta premi nella RC auto, le assicurazioni hanno conseguito utili per oltre 10 miliardi, con una redditività media per polizza di oltre il 9% – prosegue Truzzi – La strada per ridurre i premi delle polizze deve essere quindi cercata modificando la struttura oligopolistica del mercato assicurativo attraverso misure, come la portabilità dei certificati, che possano rendere il consumatore protagonista attivo nel mercato premiando chi monitora attentamente le migliori offerte traendone il giusto vantaggio”.
“Il nuovo Governo rispetti la delega legislativa adottando le Tabelle di Milano tal quali e si impegni a studiare una metodologia per quantificare in modo equo le spese future, spesso sottovalutate che i danneggiati più gravi dovranno affrontare” – conclude il Presidente di Assoutenti.