Di fronte all’emergenza da Covid 19 è tempo anche di solidarietà alimentare: i cittadini più fragili potranno contare su bonus spesa e altre misure che saranno gestite direttamente dai comuni italiani per far fronte alle esigenze di chi non riesce più ad acquistare cibo per sè e per la propria famiglia.
Le misure per l’emergenza alimentare
L’Ordinanza della Protezione Civile che dispone le risorse per le misure di solidarietà alimentare da destinare ai cittadini è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 30 marzo 2020. L’Ordinanza dà seguito al DPCM 29 marzo 2020 che ha incrementato la dotazione del Fondo di solidarietà comunale per aiutare i Comuni a intervenire a favore delle famiglie più colpite dall’emergenza coronavirus.
I Comuni possono acquistare attraverso il Fondo:
- generi alimentari o prodotti di prima necessità,
- buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso un elenco di esercizi commerciali che ogni comune dovrà indicare sul proprio sito istituzionale
Buoni spesa: chi sono i beneficiari?
L’Ufficio dei Servizi sociali di ogni Comune individuerà la platea dei beneficiari e determinerà il contributo da erogare per soddisfare le necessità più urgenti. Sarà data priorità ai cittadini che non ricevono altro tipo di sostegno economico pubblico.
Distribuzione di generi alimentari
I comuni potranno anche acquistare direttamente generi alimentari e beni di prima necessità, avvalendosi per l’acquisto e la distribuzione di beni di enti del Terzo Settore.
Nell’individuazione dei fabbisogni alimentari e nella distribuzione dei beni, i comuni possono anche coordinarsi con gli enti che si occupano della distribuzione alimentare del programma operativo del Fead, il Fondo di aiuti europei agli indigenti.
Per le attività di distribuzione alimentare non ci saranno restrizioni agli spostamenti del personale e dei volontari.
Fondo di solidarietà comunale e donazioni
Viene data ai Comuni la possibilità di aprire conti correnti appositi per farvi confluire eventuali donazioni liberali per aumentare le risorse del Fondo di solidarietà comunale. In base all’articolo 66 del decreto legge 18/2020 per le erogazioni liberali in denaro o in natura spetta una detrazione d’imposta del 30%, per un importo non superiore a 30mila euro.
Che cosa farà il tuo Comune
Per conoscere le misure che adotterà il tuo Comune e quali sono modalità e tempistiche per richiedere i buoni spesa visita il sito istituzionale del Comune.
Per sapere quanto spetterà a ciascun Comune, puoi visionare le tabelle pubblicate in Gazzetta Ufficiale cliccando qui e qui.
Le risorse stanziate a livello nazionale sono state ripartite fra i comuni seguendo tre criteri concordati con l’Anci:
1) l’80% del totale (320 milioni) in proporzione alla popolazione residente di ogni comune;
2) il 20% (80 milioni) in base alla distanza fra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione;
3) nessun comune può vedersi assegnato un contributo inferiore a 600 euro.