Giocattoli contraffatti, attenti al marchio CE (e non solo!)

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Persino il marchio CE, che in qualche modo ci rassicura, soprattutto quando dobbiamo acquistare un giocattolo per i nostri figli, può nascondere delle insidie: qualcuno ha pensato infatti di crearne versioni fantasiose e ovviamente false, complicando ulteriormente la nostra vita di adulti e genitori.

Ogni anno sono alcuni milioni i giochi falsi e non a norma che vengono sequestrati dalle forze dell’ordine: dell’ultimo sequestro è stata data notizia il 13 dicembre 2019 a Catania, dove è stata individuata un’attività commerciale con tanto di deposito “segreto” contenente merci per ben 2.5 milioni. Molti dei giochi recavano un falso marchio “Made in Italy” e riproducevano alcuni dei personaggi più popolari tra i bambini: prodotti privi dei requisiti minimi di sicurezza ma pronti a essere distribuiti in occasione delle festività natalizie.

Il 16 luglio 2019 a Torino si era verificato un altro sequestro simile, per un valore di 4 milioni di euro. La merce era stata rinvenuta in due grossi depositi già imballata e pronta per la distribuzione in Lombardia e Piemonte. I giocattoli, tra cui anche braccialetti e glitter destinati ad essere a diretto contatto con la pelle dei bambini, non erano conformi agli standard imposti dalla normativa dell’Unione Europea e presentavano certificazioni false circa la qualità del materiale utilizzato.

Il problema della contraffazione dei giocattoli mette concretamente a rischio la sicurezza e la salute dei nostri bambini e dobbiamo essere pronti a contrastarlo. Lo facciamo in questo articolo con molte informazioni su come riconoscere i giocattoli contraffatti, in gran part tratte dal Vademecum sulla Contraffazione dei Giocattoli realizzato nell’ambito del Progetto “Io Sono Originale” del Ministero dello Sviluppo Economico.

Come difendersi dai giocattoli contraffatti

Per evitare l’acquisto di giocattoli contraffatti, i genitori dovranno porre particolare attenzione a questi fattori

MARCHIO CE

Compriamo solo giocattoli recanti la marcatura CE (obbligatoria a livello UE) e conformi alle norme europee. La marcatura CE segnala che il produttore si impegna ad effettuare un’attenta analisi dei pericoli che il giocattolo può presentare e a soddisfare i requisiti minimi sicurezza dell’Unione europea.

Facciamo attenzione a riconoscere il marchio CE autentico: le lettere C ed E del marchio non devono essere più piccole di 5 millimetri e, nel caso siano più grandi, le loro proporzioni vanno comunque rispettate. Il marchio deve essere apposto o sul prodotto stesso, o sulla sua targhetta segnaletica. Se ciò non è possibile a causa della natura del prodotto, il marchio CE deve essere apposto sull’imballaggio e/o sui documenti di accompagnamento.

Esiste in circolazione un marchio CE contraffatto dove la C e la E sono più vicine. Nel marchio CE autentico, che sta per Comunità Europea, c’è  più spazio tra la “C” e la “E”: il divario tra le due lettere è quasi pari ad un’altra C rovesciata.

PREZZO

I giocattoli contraffatti in generale hanno un prezzo inferiore rispetto all’originale, in
quanto realizzati con materiali meno costosi;

CONFEZIONE

I giocattoli contraffatti sono generalmente privi della confezione rigida e sigillata
che contraddistingue il prodotto originale;

MARCHIO

Seppure alcuni giocattoli contraffatti possono presentare un marchio molto simile
all’originale, che può trarre in inganno il consumatore, quest’ultimo dovrà porre attenzione a particolari come sfumature di colore, dimensioni del carattere di stampa, disegno del logo ecc., che differenziano un marchio contraffatto da quello originale;

QUALITÀ

I giocattoli contraffatti, come detto, sono realizzati con materiali economici e di scarsa
qualità, ma soprattutto materiali che possono essere addirittura tossici e dannosi per i bambini.

Le buone regole per acquistare giochi sicuri

Come si è detto parlando di prezzo, meglio evitare di comprare prodotti troppo economici rispetto alla quotazione di mercato. Può essere invitante ma è indice di prodotto non originale.
Per gli acquisti di giochi che entreranno a far parte della vita quotidiana dei nostri bambini è necessario rivolgersi sempre a venditori autorizzati e avvalersi, soprattutto prima di eseguire acquisti di rilevante valore, della consulenza di persone che abbiano maggiore conoscenza del prodotto.
Dovremo poi controllare sempre le etichette dei prodotti acquistati (l’etichetta è la loro “carta d’identità”) e diffidare di quelli con scritte minuscole o poco chiare o privi delle indicazioni d’origine e del “marchio CE” (per i prodotti che lo prevedono).

Buona regola è anche acquistare solo prodotti in confezioni e con imballaggi integri, con il nome del produttore, assicurandosi della loro provenienza e di eventuali marchi di qualità o certificazione. Stiamo attenti anche all’acquisto di prodotti proposti su internet o da programmi televisivi, soprattutto nei casi in cui non sia prevista la possibilità di prendere visione della merce prima dell’acquisto e di restituirla una volta ricevuta.

La normativa di riferimento

I giocattoli immessi sul mercato della Comunità europea devono soddisfare la pertinente
normativa comunitaria e gli operatori economici, in funzione del ruolo che rivestono nella catena di fornitura, sono responsabili della conformità dei giocattoli a tale normativa.

Il D.lgs. n. 54 dell’11 Aprile 2011, decreto attuativo della Direttiva europea n. 2009/48/CE sulla sicurezza dei giocattoli, impone che i prodotti immessi sul mercato siano conformi a specifici requisiti di sicurezza e che ogni componente (comprese le sostanze chimiche che contengono), sia pensato e sviluppato in modo da non compromettere la sicurezza e la salute del bambino.

Contemporaneamente al già indicato D.lgs. n. 54/2011, il giocattolo deve risultare conforme a tutta una serie di regolamenti e direttive comunitarie che ne regolano l’aspetto tossicologico, le componenti ellittiche ed elettroniche e la gestione del fine vita.
Nello specifico, il D.lgs. n. 54/2011 indica nelle sue linee principali quanto segue.

Il fabbricante (o l’importatore) indica sul giocattolo o sulla confezione il proprio nome, la propria denominazione commerciale o marchio registrato e l’indirizzo dove può essere contattato.

Il fabbricante (o l’importatore) non può immettere sul mercato giocattoli privi di marcatura CE. Con tale marcatura si attesta che il giocattolo è stato fabbricato in conformità alle norme (nazionali, comunitarie, tecniche). La marcatura CE deve essere apposta in modo visibile, leggibile e indelebile sul giocattolo o su un’etichetta affissa o sull’imballaggio (a seconda dei casi).

Il fabbricante garantisce che sul giocattolo sia apposto un numero di lotto, di serie, di modello oppure un altro elemento che ne consenta l’identificazione e la tracciabilità

Prima di immettere un giocattolo sul mercato i fabbricanti effettuano un’analisi dei pericoli
chimici, fisico-meccanici ed elettrici, di infiammabilità, di igiene e di radioattività che lo stesso può presentare ed effettuano una valutazione della potenziale esposizione a tali pericoli.

Le avvertenze e le istruzioni per l’uso di cui sono corredati i giocattoli, redatte almeno in lingua italiana, devono richiamare l’attenzione degli utilizzatori (o di chi effettua la sorveglianza) su eventuali pericoli e sui rischi che l’uso può comportare e sul modo di evitare tali rischi e pericoli.

Qualsiasi operatore economico (fabbricante, importatore, distributore) che ritenga o abbia
motivo di credere che un giocattolo immesso sul mercato non sia conforme alla normativa
comunitaria adotta immediatamente le misure correttive necessarie per rendere conforme tale giocattolo, per ritirarlo o richiamarlo, a seconda dei casi.

(credits foto Giornale di Sicilia)