L’IVASS richiama le imprese al rispetto della nuova normativa
L’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni (IVASS), con lettera del 28 febbraio, è intervenuto presso le imprese di assicurazione al fine di garantire il pieno e sollecito rispetto della norma contenuta nel “pacchetto liberalizzazioni” che in caso di furto o incendio del veicolo assicurato impone alle imprese di risarcire il danno senza subordinare la liquidazione dell’indennizzo alla consegna da parte del contraente del cosiddetto ”certificato di chiusa inchiesta” 1. Si tratta di quel documento attestante l’archiviazione di un procedimento penale contro ignoti, in relazione ad un reato avvenuto nel territorio di competenza della Procura della Repubblica presso il Tribunale.
Nonostante la disposizione sia in vigore dal marzo 2012, l’Istituto ha accertato che alcune imprese assicurative non si sono ancora adeguate e continuano a richiedere il documento. Ha quindi imposto loro di effettuare entro il 31 marzo 2013 verifiche sulle proprie strutture liquidative e di confermare all’Autorità di Vigilanza di essere in linea con la nuova normativa. Pertanto, i cittadini che hanno subito il furto o l’incendio del proprio veicolo non saranno più costretti, per avere l’indennizzo dovuto, a rivolgersi agli uffici giudiziari competenti per ottenere il certificato di chiusa inchiesta che spesso, soprattutto nelle grandi città, richiede tempi di attesa molto lunghi.