Imposte misure per ridurre i legami con Mediobanca e la vendita di asset per superare le criticità concorrenziali nei mercati nazionali rami danni
Il progetto di concentrazione prevede, attraverso diverse fasi successive, la fusione tra Unipol (UGF) – uno dei principali gruppi assicurativi in Italia, con circa 6,5 milioni di clienti ed una rete distributiva di circa 1718 agenzie e oltre 2000 sportelli, con un fatturato complessivo di oltre 11,5 mld di euro – e Premafin/FonSai Il gruppo societario risultante dall’operazione disporrà di una base clienti di oltre 14 milioni, di primarie società assicurative attive nella fase della produzione di prodotti assicurativi e della più grande rete di agenti in Italia (7.300 agenti e 5.100 agenzie). – finanziaria attiva nello stesso settore assicurativo, anche tramite società controllate (ad es. Milano Assicurazioni) con un fatturato sviluppato in Italia di oltre 13 mld di euro. Il progetto di integrazione prevede l’acquisto entro la fine del 2012, da parte di UGF, del controllo esclusivo di Premafin.
A seguito dell’analisi condotta, l’Antitrust ritiene che vi siano diversi mercati nei quali la realizzazione dell’operazione di concentrazione in esame determina la costituzione di una posizione dominante in capo all’entità risultante dall’operazione stessa e, quindi, una sostanziale riduzione della concorrenza. Si tratta, in particolare, di alcuni segmenti del mercato nazionale rami danni, con particolare riguardo al mercato dell’RC Auto, caratterizzato in Italia da alcune specificità (rigidità della domanda, fedeltà ai marchi, rilevanza della rete distributiva), nonché dei mercati distributivi provinciali rami danni (in almeno 93 provincie). A seguito dell’operazione si verrà a creare un operatore che, per quote di mercato, grado di concentrazione, differenza rispetto al primo altro concorrente, sarà in grado di porre in essere politiche di prezzo indipendenti dai concorrenti e dai consumatori finali.
Gli effetti in termini di riduzione degli incentivi a competere, connessi all’operazione, deriveranno, inoltre, dal fatto che il primo concorrente della nuova entità sarà il gruppo Generali. Tale gruppo, secondo l’Autorità, avrà ancor meno incentivi a politiche di prezzo aggressive rispetto alla nuova entità , in funzione dei legami diretti ed indiretti che, attraverso Mediobanca, verranno ulteriormente estesi per effetto della operazione di concentrazione in esame. Mediobanca, infatti, oltre ad essere l’azionista di maggioranza relativa di Generali (13,4 del capitale sociale) – detenendone di fatto il controllo in termini di governance – fa parte del gruppo di banche creditrici di Premafin, impegnate nel relativo piano di ristrutturazione del debito, ed è affidataria dei Consorzi di garanzia per gli aumenti di capitale di UGF e di Fonsai, previsti dal Progetto di integrazione.
Pertanto, l’Autorità ha deciso che l’integrazione tra i due gruppi assicurativi può essere autorizzata a fronte di stringenti misure in grado di sciogliere i legami con Mediobanca e di ridurre, attraverso la cessione di asset, la posizione dominante altrimenti acquisita dal gruppo risultante dall’operazione nei mercati danni a livello nazionale e, per quanto riguarda la distribuzione delle polizze, in 93 province.
30 aprile 2012 (aggiornamento del 21 giugno 2012)