La società ha ostacolato lo svolgimento di gare per l’appalto del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani
Il 14 marzo 2012 l’Autorità garante della concorrenza ha concluso l’istruttoria relativa a Messinambiente, società attiva nella raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, con particolare riferimento alla provincia di Messina.
Il procedimento è stato avviato per verificare il rifiuto inizialmente opposto dalla società a fornire informazioni in suo possesso relative ai dipendenti addetti al servizio (numero, qualifica, livello, anzianità di servizio etc) necessarie allo svolgimento della gara di appalto e, successivamente, l’invio di dati incompleti e difficilmente utilizzabili.
L’Agcm ha verificato che Messinambiente ha abusato della propria posizione dominante (essa è stata unica e diretta affidataria, sin dal 1999, del servizio di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani in base ad una convenzione con il Comune di Messina) per ostacolare così l’indizione di una vera e propria gara d’appalto e la partecipazione di altre aziende (italiane e straniere) che, in assenza delle informazioni in possesso di Messinambiente, non potevano formulare offerte competitive.
In conclusione l’Antitrust – dopo aver considerato inadeguati gli impegni assunti da Messinambiente – ha considerato la condotta della società in contrasto con l’art. 102 del Trattato dell’Unione europea e ha deliberato una sanzione 105.000 euro, ridotta a 52.500 euro per tener conto delle condizioni finanziarie della società, che è attualmente in fase di liquidazione.
Per casi analoghi riguardanti l’appalto del servizio di distribuzione del gas leggi le schede riguardanti Italgas e Estra Reti Gas ed Estra .
13 aprile 2012