L’Antitrust sanziona la società ed il suo agente di Chivasso per pratiche commerciali scorrette
Il 2 marzo 2011 l’Antitrust ha preso in esame l’attività della società assicurativa Italiana assicurazioni e dell’agenzia di Chivasso, Camoletto e Boccaccio 1: tra il 2009 ed il 2010, sono stati inviati numerosi solleciti di pagamento relativi a polizze assicurative già disdettate, talora accompagnati da una lettera di un legale in cui si prospettava il ricorso all’autorità giudiziaria in caso di inadempimento.
Secondo le società, ciò sarebbe dovuto al comportamento del precedente titolare dell’agenzia di Chivasso, il quale non avrebbe consegnato l’archivio dati ed avrebbe sottratto per circa due mesi la corrispondenza dei clienti che Italiana assicurazioni trasmetteva erroneamente al vecchio indirizzo: in assenza di un quadro contabile preciso, la Camoletto e Boccaccio ha inviato in modo generalizzato i solleciti, coinvolgendo così anche persone che avevano effettuato regolare disdetta.
L’Agcm non ha giudicato valida tale argomentazione, in quanto nel corso del procedimento è merso che numerosi clienti avevano inoltrato la disdetta direttamente alla sede dell’agenzia di Camoletto e Boccaccio; inoltre tale pratica si è protratta per circa un anno, mentre la sottrazione di corrispondenza ha riguardato un periodo di poco superiore ai due mesi. Non sono stati perciò rispettati i canoni della buon diligenza, che avrebbero imposto una accurata verifica, preliminare all’invio dei solleciti di pagamento.
Secondo l’Antitrust, si può considerare “aggressivo” il comportamento delle società, alla luce anche del fatto che, in alcuni casi, i professionisti hanno affermato che le disdette dovevano essere effettuate obbligatoriamente a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, in contrasto con le condizioni generali del contratto, che richiedono l’invio di una raccomandata semplice: è stato così ostacolato il diritto di recesso.
L’Autority ha applicato una sanzione di 45.000 euro per l’Italiana assicurazioni e di 15.000 euro per la Camoletto e Boccaccio, in considerazione del numero non elevato di consumatori che sono stati coinvolti in questa pratica scorretta.
22 marzo 2011