L’Antitrust sottolinea in più occasioni l’esistenza di ostacoli importanti per lo sviluppo di una reale concorrenza nel comparto sanitario.
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, in una lettera del 1° settembre 2010 alle Camere ed al Governo, ha sollevato il problema delle forti resistenze nei confronti delle parafarmacie che effettuano attività di vendita dei farmaci da banco e di automedicazione e di quelli non soggetti a prescrizione medica, come evidenziato anche dal disegno di legge n. 2079, attualmente all’esame della XII commissione del Senato 1. Anche in una precedente segnalazione del 6 agosto 2007 l'Agcm aveva sottolineato i vincoli ingiustificati posti a livello regionale all’attività degli esercizi diversi dalle farmacie (come, ad esempio, la disponibilità di appositi fax e casse per i reparti posti all’interno di un punto vendita o la loro separazione da vetrate o pareti dagli altri locali) 2.
Il 31 marzo 2010 l’Antitrust ha inoltre segnalato all’Agenzia italiana del farmaco l’esistenza di ostacoli nelle attuali procedure di autorizzazione dei farmaci generici che impediscono una maggiore diffusione di tali prodotti 3.
Secondo Assoutenti, il dibattito sulla sanità sembra incentrato solo sui “tagli” alla spesa, mentre passano in secondo piano iniziative a livello nazionale e locale che sono volte a tutelare gli interessi di alcuni gruppi di pressione (industrie farmaceutiche e farmacie). Colpire gli sprechi e le inefficienze è sacrosanto, così come i casi di vera e propria malasanità: basti pensare alle forti differenze nel consumo di farmaci che ancora si registrano tra regione e regione, non dovute alla presenza di un numero maggiore di persone anziane o di patologie cronico degenerative. Ma bisogna sempre mettere al centro del sistema sanitario le esigenze dei pazienti. Bene ha fatto l’Antitrust a porre nuovamente l’attenzione su alcune misure importanti per una vera concorrenza nella sanità, in grado di garantire risparmi significativi sia per la finanza pubblica sia per i consumatori. E’ noto infatti che il prezzo dei farmaci generici è molto inferiore a quello dei prodotti coperti da brevetto; e la disponibilità di alcune categorie di farmaci all’interno di punti vendita destinati ad altre attività commerciali – con la garanzia della presenza di un farmacista – consente di ottenere importanti riduzione dei prezzi a vantaggio dei pazienti.
Assoutenti, attraverso il suo Osservatorio, continuerà a monitorare con attenzione l’attività legislativa a livello nazionale e regionale, con particolare attenzione al disegno di legge sulla concorrenza che il Governo si accinge a presentare alle Camere.
5 ottobre 2010