Polizze vita: il riscatto non conviene mai

883

Ci giungono sempre tantissimi reclami da parte di consumatori che cercano di riscattare la polizza vita, ma non riescono nemmeno ad incassare quanto versato.

Purtroppo questo effetto collaterale viene sempre sottaciuto dagli agenti e dai venditori al momento della sottoscrizione della polizza, ma ad onor del vero le condizioni contrattuali, seppure scritte in aramaico, consentono di capire subito tale effetto negativo.
Il difetto sta nel fatto che l'assicurato cede alla fretta di firmare ed inoltre ignora la possibilità di recedere dal contratto entro 30 giorni dalla firma. Insomma il consumatore ha tutto il tempo di far leggere il contratto ad un esperto, ad un'associazione di consumatori, che lo potrebbero meglio consigliare, ma non lo fa quasi mai.
Tornando al problema del riscatto, ci saremmo aspettati che con le nuove polizze vita la quota del riscatto salisse rispetto al passato, ed invece resta una bella fregatura!
 
Ecco i nostri consigli per difendersi al meglio:
 
– prima di chiedere il riscatto, chiedete sempre un preventivo dell'eventuale somma, così da verificare la convenienza;
– non chiedete mai il riscatto negli ultimi 5 anni della polizza perché, se è vero che solo in tal caso si prende qualcosa in più di quello che si è versato, è anche vero che si perdono gli interessi più consistenti di tutto il piano assicurativo;
– se non avete urgenza di riscattare per esigenze economiche, ma non potete nemmeno proseguire nei pagamenti, avete il diritto di sospendere i versamenti, e la polizza continuerà a produrre i suoi effetti, fino a che ritirerete il capitale sempre alla fine del periodo assicurativo previsto;
– fate leggere sempre le condizioni contrattuali e il prospetto assicurativo da un'associazione di consumatori;
– ultimo consiglio, il più importante, è quello di cercare altre modalità di risparmio, perché le polizze vita di nuova generazione sono assolutamente sconvenienti, poiché fruttano pochi interessi, sono gravati da costi alti di gestione e non godono più di alcuna detrazione fiscale.