Assoutenti invia richiesta al Ministro Lupi e al Presidente del Consiglio per un rapido intervento del Governo.
Sprechi milionari (per non scontrarsi con il sindacato e per non investire in nuovi locomotori monocabina) e risparmi sulla pelle dei viaggiatori.
Ci siamo sempre astenuti dall'entrare nel merito della politica industriale di Trenitalia, ma constatato che certe scelte ledono pesantemente la nostra qualità di viaggio, entriamo a pie' pari in questo argomento per denunciare una situazione in atto da qualche settimana.
Per il secondo lunedì consecutivo centinaia di abbonati e di viaggiatori che utilizzano l'IC 679 hanno sperimentato sulla propria pelle i nuovi turni del personale di bordo di Trenitalia.
Infatti il Cst (ovvero il secondo agente di bordo che affianca il capotreno) del 679 proviene dall'IC 674 che da orario dovrebbe giungere a Milano Centrale alle 17.50, ovvero solo 15' prima della partenza del 679 programmata alle 18.05.
Questo sistema di turni del personale con cambi fra un treno e l'altro molto serrati è mutuato dall'esperienza di altre imprese ferroviarie europee ed è volto ad efficientare i turni e a risparmiare risorse precedentemente destinate a pagare il personale anche quando non lavora.
Ma questo sistema si scontra con i ritardi e le inefficienze che caratterizzano il servizio IC in Italia.
Il prodotto finale sono ritardi in partenza a catena(per esempio, per restare al 679, 29' lunedì 1 settembre e 22' oggi 8 settembre).
Questa politica di risparmi ed efficientamento (doverosa in epoca di scarse risorse) appare però paradossale se rapportata agli immensi sprechi di risorse rappresentati dalla gestione del personale sugli IC.
Quando tutto il mondo presenta un solo macchinista alla guida del treno (compresi quelli ad alta velocità che vanno a 300 km/h), quando anche in Italia la maggior parte delle categorie dei treni presenta un solo macchinista per ogni singolo convoglio, gli IC, questa categoria di treni vintage sussidiati dal MIT, è presidiata da ben 4 risorse umane (2 macchinisti e 2 agenti di bordo).
Comprendiamo che sia più facile far subire ritardi e disservizi ai clienti che scontrarsi con il sindacato riguardo alla riduzione degli organici di bordo.
Comprendiamo anche che a questa categoria di treni siano destinate le briciole degli investimenti in nuovo materiale e che conseguentemente non si sia pensato (da 5 anni almeno) a dotarli di locomotori monocabina (dove il macchinista unico è consentito).
Ci sono molte soluzioni per eliminare il secondo macchinista dagli IC: dotarli da da subito di 2 locomotori monocabina E 464 in trazione simmetrica (che eliminerebbero anche le costose e desuete manovre di aggancio e sgancio dei locomotori) o procedere al più presto alla trasformazione in locomotori monocabina gli E402A.
Parallelamente crediamo sia doveroso che Trenitalia avvii una trattativa sindacale finalizzata alla progressiva riduzione del personale di bordo. Naturalmente risolvendo una volta per tutte i problemi alle porte che in certe occasioni richiedono la presenza addirittura del terzo agente a bordo degli IC.
Di certo programmare turni con cambi treni velleitari come sta accadendo è una soluzione che danneggia il viaggiatore e che non porta neppure a risparmi significativi.
I pendolari sono stufi di subire le conseguenze di un supposto efficientamento sulla propria pelle e contemporaneamente di veder pagate ben 4 risorse umane per far viaggiare un IC.
articolo in collaborazione con www.genovamilano.it