L’Antitrust ha sanzionato la società inglese per pratica commerciale scorretta
Il 3 novembre 2010 l’Autorità garante della concorrenza ha concluso una complessa istruttoria riguardante il sito www.easy-download.info, gestito dalla Euro Content Limited, società con sede legale nel Regno Unito e sede operativa in Germania.
Tale istruttoria trae origine da un numero elevatissimo di segnalazioni effettuate da singoli utenti e da associazioni dei consumatori nel corso di quest’anno.
L’Antitrust ha contestato le seguenti pratiche, in violazione del codice del consumo:
– i cittadini che cercavano su internet programmi per computer normalmente scaricabili gratuitamente (ad esempio Open Office, Adobe Acrobat Reader etc), venivano indirizzati automaticamente – attraverso un sofisticato sistema – sul sito della società Euro Content; l’utente era invitato a fornire i propri dati prima di scaricare i programmi (“Registrati ora e scarica!”), ma non erano fornite informazioni chiare sul fatto che in quel modo veniva stipulato un contratto biennale per la fornitura di software al costo di 198 euro, dei quali 96 da pagare anticipatamente (ad esempio, non era nemmeno richiesto di precisare la forma di pagamento prescelta);
– una volta decorso il termine per il recesso dal contratto, coloro che si erano registrati ricevevano una serie di comunicazioni di “sollecito al pagamento”, nelle quali, tra l’altro, erano richiesti importi ulteriori quali “spese di sollecito” o “interessi di mora”, preannunciate le vie legali per il recupero crediti e minacciata la “notifica dei fatti a diverse agenzie di credito”; l’Agcm ha giudicato tali pratiche aggressive.
Per questi motivi l’Autority ha applicato per la Euro Content una sanzione complessiva di 960.000 euro (480.000 euro per ciascuna pratica commerciale), disponendo altresì la pubblicazione sul sito della società, per 30 giorni consecutivi, dell’estratto del provvedimento dell’Agcm 1.
Il Tar del Lazio, con ordinanza n. 507 del 2011, ha respinto l'istanza di sospensione cautelare del provvedimento dell'Agcm, presentata dalla Euro content.
Questa vicenda ripropone il tema delle modifiche della normativa in materia di pratiche commerciali scorrette, già sollevato da Assoutenti (leggi l'articolo ), al fine di rendere più incisiva l’azione dell’Antitrust. In particolare, appare quanto mai urgente elevare il tetto massimo di 500.000 euro attualmente previsto e attribuire all’Agcm il potere di adottare pene più severe, adeguando l’entità della sanzione alla importanza del caso e ai ricavi che un’azienda ha potuto conseguire da una pubblicità ingannevole o da un’altra forma di pratica scorretta.
16 novembre 2010 (aggiornamento del 10 febbraio 2010)