Prosegue l’ondata di rincari nel settore dei carburanti, con le nuove rilevazioni Mise diffuse poco fa che fissano a 1.751 euro al litro il prezzo medio della benzina, e il gasolio che raggiunge quota 1.614 euro/litro.
Una crescita senza sosta che, secondo Assoutenti, rischia di determinare una “gelata” sui consumi di Natale, portando le famiglie a tagliare le spese in occasione delle prossime festività per circa 200 euro a nucleo.
“Siamo in presenza di una vera e propria emergenza, perché gli incrementi dei listini dei carburanti hanno effetti negativi sull’intero sistema economico – spiega il presidente Furio Truzzi – Oltre ad aggravare la spesa degli italiani per i rifornimenti, il caro-benzina determina maggiori costi in capo a industrie e imprese, causa aumenti dei prezzi al dettaglio e ha ripercussioni sull’inflazione. Famiglie e attività produttive sono così schiacciate dall’escalation dei prezzi di benzina e gasolio, ed è necessario un intervento del Governo perché, senza misure per contenere la crescita dei prezzi, il potere d’acquisto dei cittadini subirà un duro contraccolpo e le conseguenze si faranno sentire direttamente sui consumi di Natale, che potrebbero subire un drastico taglio pari a circa -200 euro a famiglia”.
“E’ necessario intervenire subito sulla tassazione che vige sui carburanti, tagliando Iva e accise in modo da contenere la crescita dei listini e limitare gli effetti indiretti del caro-benzina sui prezzi dei prodotti trasportati e sui costi per industria e imprese” – conclude Truzzi.